La nona stagione è American Horror Story 1984.
si ispira agli slasher movie degli anni ’80 - in particolare al primo capitolo della saga di Venerdì 13 - e segue un gruppo di giovani che lavorano come animatori in un campo estivo. La trama gioca con gli stereotipi del genere horror, con omaggi ai film horror cult degli anni ’80 e con una colonna sonora perfetta per chi ha vissuto quell’epoca.

racconta la storia del campo estivo, Camp Redwood, che in passato era stato teatro di omicidi brutali e di misteri legati all’assassino che fece una strage. Anni dopo, siamo in procinto della grande riapertura del campo dopo gli orrori passati, ma la situazione che aveva dato il via alla strage sembra riproporsi. Addirittura con alcuni dei macabri protagonisti del passato. Com’è possibile?

Se lo chiedono i personaggi al centro della storia, a cominciare da Brooke Thompson (Emma Roberts), una giovane donna in fuga dal proprio passato. Montana Duke (Billie Lourd), un’entusiasta degli anni ’80 e della moda del momento, l’aerobica, segue Xavier Plympton (Cody Fern), istruttore di aerobica in cerca di un’occupazione alternativa per i mesi estivi. Margaret Booth (Leslie Grossman) è invece la responsabile del campo estivo, che da ragazza vi aveva passato un’estate. Un’estate molto, molto particolare.

Il killer del momento sembra essere quello della prima strage, soprannominato Mister Jingles (John Carroll Lynch), un ex militare che sembra accompagnarsi ad altri assassini molto celebri, fra cui il famigerato Richard Ramirez, serial killer realmente esistito e qui interpretato da Zach Villa.

Completa il quadro dei protagonista Donna Chambers (Angelica Ross), ex psicologa criminale.

VOTO 3 su 5 non l'ho trovata molto bella, piena di cliche racconto lento un po noiosa